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Tari: cos’è e chi la paga.

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Tari è l’acronimo di Tassa Rifiuti. Il pagamento è dovuto per il servizo di smaltimento e gestione rifiuti. Prima si chiamava Tares includeva e assorbiva anche le spese comunali provenienti dalla gestione dell’amministrazione dell’illuminazione pubblica.Per poterne regolare meglio disciplina e limiti, si decise di rimuovere ciò che concerne l’illuminazione.

Quando va pagata

La tassa è riscossa dall’autorità comunale ed è riscossa su ogni immobile, privato o commerciale, che produce rifiuti. Le condizioni di pagamento della Tassa Rifiuti, secondo la legge, sono quattro. Il tributo deve essere pagato e dichiarato non appena si prende dimora per brevi o lunghi termini, usufruendo di almeno una delle seguenti condizioni:

  1. Arredamento
  2. Servizi idrici
  3. Servizi elettrici
  4. Servizi di fornitura gas.

La legge prevede che se una di queste quattro condizioni è adempiuta, la posizione può produrre rifiuti e di conseguenza partecipare monetariamente allo sforzo collettivo dello smaltimento dei rifiuti.

Chi deve pagarla

Il pagamento della Tari spetta all’inquilino per contratti d’affitto superiori ai 6 mesi .

Al poprietario dell’immobile (o usufruttario) per contratti inferiori ai 6 mesi.

In caso di comodato d’uso il pagamento spetta al comodatario

Quanto costa la voltura Tari?

La voltura della Tari ovvero il passaggio di intestazione della tassa rifiuti non ha costi: è gratuita. La voltura va effetuata quando si lascia l’immobile.

Quanto si paga di Tari

Impossibile dare una risposta. La Tari essendo un’imposta comunale varia molto da comune a comune. Possiamo dire che la media italiana è intorno ai 300€. Ma parliamo di valore medio poichè i prezzi vanno dai 507€ di Catania ai 172€ di Bolzano. Se volete saperne di più qui trovate un nostro articolo con le 5 Tari più care e le 5 più basse d’Italia.

Sgravi, riduzioni e agevolazioni

La tassa prevede degli sgravi, di cui i singoli comuni sono responsabili. Possono esserci sgravi e agevolazioni se:

  • l’intestatario della posizione è incluso nel registro degli italiani residenti all’estero
  • si tratta di una seconda casa
  • se si fa uso in proprio di strumenti per il riciclo e/o lo smaltimento dei rifiuti (usando una compostiera)
  • in altri casi specifici previsti dal proprio comune.

Come già detto, non esiste una lista standard di sgravi e riduzioni, è responsabilità dell’utente chiedere l’attivabilità o meno delle seguenti agevolazioni. La documentazione necessaria alla convalida di questi sgravi è da rinnovare annualmente nei primi mesi dell’anno.

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Fonti: Ministero dell’Economia e delle Finanze.

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