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5 errori comuni nel riciclaggio

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“ Dove si smaltisce questo oggetto?” “ Va nella plastica o nel vetro?” 

Errori su errori compromettono ogni giorno il riciclaggio in Italia. A volte sono semplici distrazioni, ma possono rappresentare un grosso danno su tutta la raccolta differenziata, e rischiano di compromettere l’intero processo di riciclaggio.

Ecco perché su Conguaglio.it abbiamo deciso già tempo fa di fornirvi 5 risposte a 5 dubbi di riciclaggio, proprio per sciogliere i nodi più stretti e ridurre gli errori più frequenti.

Se vi siete persi l’ultimo articolo vi consigliamo di leggerlo qui, prima di continuare la lettura.

Il Conguaglio per l’Ambiente è la rubrica adatta per aiutarvi a riciclare correttamente. E oggi, 5 giugno 2020, giornata mondiale dell’ambiente, abbiamo deciso di riproporvela con 5 nuovi errori comuni. 

1) Scontrino

Gli scontrini in generale possono essere di 3 materiali: 

  • Carta Termica: sono per lo più gli scontrini fiscali che possiedono al loro interno dei componenti che reagiscono al calore (di solito scaldandoli senza doverli per forza bruciare diventano neri). Questo genere di scontrini non si ricicla e va nella raccolta indifferenziata
  • Carta Chimica (carta carbone, poco utilizzata negli scontrini): all’interno solitamente contengono inchiostri e hanno un comportamento simile ai sopracitati composti di carta termica (reagiscono a pressione e non a calore). Anche in questo caso il riciclaggio non è possibile e la raccolta indifferenziata rimane l’unica soluzione. 
  • Carta normale (scontrini di stampanti domestiche, ricevute, fatture): questa chiaramente è un genere di carta che non contiene nessun tipo di materiali a reazione al loro interno, pertanto possono essere riciclati nella carta

2) Il vasetto di yogurt

I vasetti dello yogurt tradizionale dei marchi più famosi (Muller, Actimel, Danacol ecc.) sono di plastica e come tali possono essere riciclati nella plastica, solo ed esclusivamente se il contenitore è stato prima sciacquato. Se così non fosse vi consigliamo caldamente di pulirlo prima di riciclare.

Lo yogurt, però, può essere contenuto anche in vasetti di vetro. Il discorso è il medesimo: se è pulito può essere riciclato tranquillamente nella campana del vetro, ma attenzione, il tappo solitamente è di plastica, pertanto esso va differenziato nel contenitore giallo.

3) La cenere

La cenere può essere di due origini: 

  • Origine Naturale (derivante per lo più dal legno): è una tipologia di rifiuto riutilizzabile, oltre ad essere un ottimo fertilizzante per i campi agricoli. Può essere conferita nell’organico.
  • Origine non Naturale (sigarette, sigari, pipe): contiene al proprio interno agenti nocivi quali catrame, monossido di carbonio e alcuni metalli che non possono certamente essere riciclati. In questo caso bisogna smaltire nella raccolta indifferenziata

4) La carta stagnola

La volta scorsa avevamo parlato della carta da forno, il discorso è abbastanza simile: se sporca non è riutilizzabile e va smaltita nella raccolta indifferenziata. Se però non è stata mai utilizzata oppure non presenta residui può essere riciclata. A seconda del comune in cui vi trovate sappiate che può essere riciclata nella plastica, nel vetro o in una raccolta dedicata, quindi prima di farlo, informatevi. 

5) Gli Assorbenti

Oltre a non essere assolutamente riciclabili e ad essere indispensabili nella vita delle donne (si calcola che una donna nella sua vita ne utilizzi circa 10.000), ci mettono anche tantissimo tempo a degradarsi (quasi 500 anni!). Vi consigliamo pertanto di utilizzare la raccolta indifferenziata

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